Iva Tufo.

Lavoratrice a tempo pieno e artista

Quando dipingo, mi sento libera.
Quando ho un pennello in mano, metto da parte la parte razionale, disconfermante e giudicante e lascio che la mano dipinga anche solo con le dita, senza pennelli seguendo quell'impulso che dalla pancia giunge alle mani.

L'arte in un momento particolare
della mia vita

Sono nata e vivo in un paesino nella provincia di Siena. Nessuna formazione in campo artistico. La mia arte è nata per caso in un momento molto particolare e doloroso della mia vita sia fisicamente che emotivamente.
Nasce dall'incontro e dalle parole, con un medico omeopata-agopuntore, al quale mi rivolgo come fosse la mia ultima spiaggia.

Avevo passato anni, afflitta da dolori fortissimi alle braccia e in particolar modo alle mani. Anni di medici, fisioterapie, medicine e ipotetiche diagnosi senza nessuna risoluzione di quello che per me ormai era oramai diventato un vero handicap ..una costante limitazione nella mia vita quotidiana. L'approccio adottato da questo medico è completamente diverso; per il suo modo di fare medicina la mente ed il corpo sono indissolubili.

Intraprendiamo un lungo viaggio mirato da un lato, a cercare di alleviare i dolori e, dall’altro, ad acquisire nuove consapevolezze, corroborato contemporaneamente da un parallelo percorso intrapreso con una psicologa. In seguito considererò il medico e la psicologa come i miei due angeli custodi che mi hanno accompagnato durante questo mio lungo viaggio negli abissi del mio inferno dantesco.

La mia arte nasce da una semplice domanda rivoltami da questo medico. Le sue semplici parole risuonano nella mia mente per giorni: Siamo quasi al termine di una visita di controllo in un caldo pomeriggio estivo quando dopo il consueto tratttamento di Agopuntura mi chiede: "come potresti usare le mani doloranti per fare qualcosa di bello?". Qualche giono dopo giorno compro tela e pennelli e, esattamente Il 26 Agosto 2018, dipingo il mio primo quadro "Aurora". Dapprima dipingo la tela di nero e, successivamente, fiori ed un bel cielo. Rimango stupita e spaventata di quello che le mie mani sono riuscite a fare..Quelle stesse mani, rattrappite che, quando dipingono, non sentono nessun dolore e diventano fluide.

All'inizio volevo poi distruggere quello che avevo fatto, mi faceva paura. Questo medico mi è stato accanto, pronto a sostenermi ed incoraggiarmi a continuare... è stato un processo lungo e lento. Con lui ho imparato il potere della meditazione, di una disciplina psicocorporea cinese per la Salute e il Ben-Esssere (il Qj Gong), dalla cui pratica nascono un quadro che chiamerò " La tigre" ed il mio nome d'arte "Kamala".

La "tigre" sarà il primo quadro a partecipare ad una collettiva a Milano. La mia prima mostra la faccio proprio nel suo studio medico che per me ora rappresenta la casa dove è nata la mia arte.